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In Armonica Condivisione

Scrittura Visite: 474

L’arte come via d’ascesi”.

Destino dell’uomo, di tutti le donne e gli uomini incarnati sul pianeta è quello di raggiungere un piano di coscienza più elevato rispetto a quello attuale.

Come già sostenuto da Sri Aurobindo, da Madame Blavatsky e come poeticamente narrato nel Rig-Veda, il passaggio deve avvenire nei piani umano-umano, umano-divino, divino-divino.

Non ci sono parentele religiose in questa ascesi ma solo il legame saldo con l’ aspetto – o gli aspetti – più alti e con il Progetto che Madre Natura - da Madre qual è - ha in serbo per ogni essere umano.

Madre che prevede, sostiene e auspica la massima fioritura di ogni figlio. Così come in un piccolo seme può essere contenuto il progetto di alberi secolari, nell’uomo è incisa probabilmente a scrittura della sua massima espressione.

L’arte è via d’ascesi praticata come devozione, in forma di concentrazione, in modo libero e spontaneo, per via espansiva e intuitiva, lei figlia portata sul palmo della mano generatrice.

La sua manifestazione è frutto - dolce o amaro – di mille minime contingenze e si apre su momenti di piccola illuminazione.

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